Meeting Giovani - A un passo da me

A un passo da me ci sono io: il mio riflesso nello specchio mi assomiglia? Ci sono pezzi di me ai quali ho rinunciato, sto rinunciando o a cui dovrò rinunciare?

Anonimo

Enaip

A chilometri da me

Il riflesso nello specchio spesso mi assomiglia poco, vedo più parti di una ragazza che non riconosco più da anni. Ho iniziato già da bambina ad avere problemi con me stessa, non perché i miei genitori non facessero il loro “dovere” come tali. Semplicemente ho sviluppato troppe cose in poco tempo e a un’età ridotta. Nella mia vita penso di avere rinunciato solo a una cosa: pattinare.

Ho iniziato da bambina e da quel momento ho amato il pattinaggio, era uno sport unico per me, come se fosse l’unico a tenere la mia mente occupata. Magari vi state chiedendo: “che problemi potrà mai avere una bambina se ha genitori che non urlano?” la verità è che non sono le persone esterne ad urlare ma le vocine nella mia testa. Trovare qualche hobby avrebbe fatto tacere quelle voci. Mi sento spesso distante non solo da me ma anche dagli altri, da tutto…come se fossi in un altro pianeta, da sola. È ciò che mi è sempre piaciuto: stare sola, sembra una cazzata ma per me è così. Stare sola mi tranquillizza. Non ho mai forza di alzarmi per andare a scuola, nemmeno di uscire con gli amici o da sola, preferisco stare a casa. Per molte persone probabilmente è noioso ma per me ha valore. Non mi è mai piaciuto stare a contatto con la gente e stare con la musica a palla nelle cuffie mi aiuta ad allontanarmi da me stessa. Spesso spero di raggiungere i miei obiettivi, ho fallito un sacco di volte come figlia, come amica e come sorella, ma non ho mai smesso di ritentare. Ci vuole del tempo prima di alzarsi da certe cadute. I problemi li ho sempre paragonati a delle onde, se non riesci a schivare o andare sott’acqua in tempo ti travolgono, magari ti riportano a riva…altre volte ti spingono ancora più lontano da essa. Non mi sono mai sentita a mio agio con me stessa, spesso fingo di stare bene solo perché se rispondo il contrario potrebbero chiedermi: “perché? Che hai?” e mi viene da ridere perché non lo so neanche io. In sintesi: più che “a un passo da me” li definisco chilometri.

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