Meeting Giovani - Presenze assenti

Io nei Social Media tra presenza e assenza...

L.M.R

1H - Istituto Magnaghi

Avventura nei social

Ciao io sono Debora ho 15 anni e vado in 1^ superiore, oggi voglio raccontare la mia avventura nel mondo dei social.
La mia avventura è iniziata quando ho iniziato prendere gli autobus per andare a scuola, mi succede sempre che mi casca l’occhio sul telefono di qualcuno, ad esempio su whatsapp.
Nel tempo ho iniziato a notare che alcune persone mettono faccine. Scrivevano cose che non pensavano. Arrivò il giorno in cui i miei genitori mi regalarono il mio primo cellulare, non è importante che cellulare, l’importante è che mi trovai catapultata in questo mondo di falsità e apparenza. Una sera mi addormentai con il cellulare in mano e feci un sogno molto strano: ero in un cubo pieno di immagini che scorrevano; dai (cuore) capii che ero nell’icona di Instagram davanti a tutte quelle immagini che mi passavano di fianco, rimasi incantata, ma poi sentii una vocina che mi chiese “Sono belle vere?” io mi voltai e cercai di vederla: era un piccolo omino blu (non era un puffo) con su un giacchino elegante con spille da balia che rappresentavano i vari social….
Io rimasi in silenzio e lui mi disse “ Sei la prima persona che vedo qui oltre a me. Non sarai mica un virus. Come ti chiami?” Io sono Carlo e sono il supervisore dei social. “Piacere io sono Debora” . “Sai voglio mostrarti una cosa, vieni con me”. Mi fece vedere i vari reparti, dai disegni ai meme, solo in un posto non voleva portarmi: un reparto senza nome “ Perché non mi vuoi portare in quel reparto ?” “Perché quel reparto mostra come sono veramente le persone, cosa fanno per far sì che gli altri mettano quel tanto desiderato cuore. Non voglio che tu rimanga sconvolta”.
Carlo mi accompagnò con una faccia preoccupata. Quando entrammo notai tanti piccoli schermi e le varie fotocamere dei telefonini. C’era chi si metteva strati e strati di trucco con vestiti scollati, che facevano intravedere parti del corpo. Rimasi stupita da tutto quello, mentre mi guardavo intorno, notai una porta nascosta tra gli schermi; Carlo era distratto e decisi di entrare, quella era la strada dei commenti , ovviamente c’erano commenti belli e commenti brutti di “Haters”. Rimasi stupita da ciò che leggevo, e decisi di uscire. Quando sono uscita Carlo non se ne era neanche accorto. “Possiamo uscire Carlo?” “certo come vuoi”. Mi riaccompagnò dove ci eravamo incontrati e decisi che era meglio tornare. Non sapevo ancora come avrei fatto. “Ciao Carlo grazie di avermi aperto gli occhi”. “E’ stato un piacere”. Decisi di provare ad addormentarmi per risvegliarmi nella realtà. Non so come, mi risvegliai nella realtà e non guardai mai più il mondo dei social nello stesso modo, (nemmeno in autobus).
Decisi di mettere il (cuore) in tutte le foto in cui non apparivano, così da dare a tutti il piacere di ricevere il tanto desiderato (cuore).

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