Meeting Giovani - Presenze assenti

E' più difficile essere presenti o assenti?

Giorgia

2G - Liceo Sanvitale

Essere presenti

Oggi, all’interno della nostra società, la vita scorre veloce e frenetica: lavoro, studio, attività extra, e così molte volte non si ha il tempo di fermarsi e pensare se siamo stati abbastanza presenti o se siamo stati assenti per qualcuno. Proprio per questo credo che sia molto più difficile essere presenti, non sempre infatti riusciamo e vogliamo essere un aiuto, un appoggio, una figura di riferimento nella vita degli altri, e così ci limitiamo ad essere assenti, anche se sappiamo che questo può far star male l’altro. Decidere se diventare una figura assente oppure presente nella vita degli altri, è una scelta importante che condiziona per sempre il rapporto con l’altro.
Esserci significa saper aiutare, anche con un piccolo gesto o semplici parole, la persona in difficoltà, diventando così per lui una figura di riferimento, una persona su cui contare. esserci significa saper rispondere alla richiesta d’aiuto dell’altra persona. Di conseguenza, il contrario di tutto ciò che ho detto, è l’assenza ingenua e superficiale, volontaria o involontaria dell’altro che non capisce di essere qualcuno per la persona che ha di fronte, lasciando un segno invisibile dentro di essa, difficile da cancellare nel tempo. La presenza porta l’individuo ad essere sereno e a riuscire ad affrontare le difficoltà che la vita ci pone, aiuta ad essere resilienti, mentre l’assenza porta dentro di se un vuoto e il dubbio di essere sbagliati. Proprio per questo, non bisognerebbe essere assenti nella vita degli altri, ma neanche limitarsi ad essere presenti. Bisognerebbe essere qualcosa di più di tutto questo.

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